Il dito e la Luna

Negli ultimi 10-12 anni, ci siamo resi conto che l’innovazione tecnologia ha stravolto le nostre vite. Questa rivoluzione digitale, che diventa una rivoluzione sociale e culturale, ha sorpreso tutti a vari livelli.
Ci ha sorpreso, perché continua a modificarci l’idea di futuro che ci eravamo fatti per noi, per i nostri cari, per il paese dove viviamo. Aspettative che prima si modificavano lentamente con il passare delle diverse stagioni della vita e che oggi invece si evolvono con una velocità insostenibile.
E da esseri umani, proviamo di volta in volta a spiegarci ciò che non comprendiamo con gli schemi e gli strumenti a nostra disposizione. Ed è qui che le prospettive cambiano: ci sono quelli che riescono a guardare alla Luna e quelli che rimuginano sul dito; e quelli ancora che la Luna la cercano e quelli che preferiscono rimpiangere il dito.
I temi dell’economia e della finanza sono un tassello fondamentale del sapere di oggi per puntare alla “Luna”, ed è quello che insegno ai miei ragazzi all’università. Ma se potessi lo insegnerei anche ai loro genitori e ai loro giovani nonni.
Una persona con più di 40 anni ha un’aspettativa di vita di ulteriori 40 anni e per amor proprio e dei propri figli non dovrebbe smettere di imparare per aggiornare le proprie aspettative verso il futuro.
Forse oggi il sacrificio che ci viene richiesto non passa dal dissodare la terra, ma nel dissodare le nostre menti. E non per la chimera di un lavoro, ma per cogliere le opportunità che altrimenti non riusciremo a cogliere se stiamo seduti a pescare con la sola lenza legata al nostro dito.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
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