Il pregiudizio dell’Home Bias

Uno dei comportamenti più rilevanti dell’investitore medio italiano è anche uno di quelli meno trattati e commentati dai media finanziari.
Parlo del “home bias”: quel pregiudizio, (o meglio: distorsione cognitivo comportamentale), che induce ad investire su ciò che si conosce o si pensa di conoscere.
È risaputo che noi italiani abbiamo poca dimestichezza con i concetti base di economia e finanza, e questo fa si che la stragrande maggioranza degli investimenti privati rimanga nei confini del nostro paese.
Se da una parte questo può essere positivo per l’economia italiana, dal punto di vista dell’investitore questo accresce i rischi legati ad una bassa diversificazione territoriale del proprio portafoglio.
Anche con le dovute differenze da caso a caso, possiamo affermare che: legare i propri investimenti ad un unico sistema paese, ci lega alle sue performance (e ai suoi rischi).
E se questo paese è il nostro: la bassa produttività italiana, gli alti tassi di disoccupazione e inoccupazione, l’onnipresente instabilità politica, possono far perdere migliori opportunità di investimento offerte da altri mercati (per esempio: USA, Hong Kong, Svizzera).
Il concetto di diversificazione è fondamentale in finanza, ma ne vanno comprese tutte le possibili declinazioni.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
0 commenti