Il rischio di dire la verità

3 Set 2019 | Social Networks

Con il lavoro che faccio, non sono certo contrario al concetto di ricchezza, ma denoto una distorsione di messaggio da una parte “rumorosa” del settore a cui appartengo.

Alcuni, tra i colleghi che comunicano, ricercano clienti e fama personale promuovendo temi di educazione finanziaria come strumenti per perseguire la mera ricchezza.

Ecco su questo punto non sono affatto d’accordo: sarebbe come se a scuola si insegnasse a scrivere solo per diventare ricchi scrivendo libri come Stephen King.

L’educazione finanziaria è una materia utile a tutti nel quotidiano perché consente di perseguire maggiore serenità in molti aspetti pratici della vita: progettualità personale, assistenza sanitaria, studi universitari, sicurezza assicurativa, pensione integrativa e così via.

La ricchezza (finanziaria) invece è un effetto: la giusta conseguenza nella creazione di valore per altri, generato anche con asset finanziari e strumenti di investimento.

Non credo che possa essere quindi “venduta” come obiettivo: non solo è poco etico, ma innesca illusioni, che come un boomerang, fanno perdere fiducia in chi questo lavoro prova a farlo onestamente giorno per giorno.

Giovanni Cuniberti

Giovanni Cuniberti

Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino

Il mio obiettivo è aiutare le persone ad avere maggiore consapevolezza dei propri investimenti. Mi impegno per la diffusione di una cultura finanziaria utile alla serenità delle famiglie e affianco i miei clienti nelle decisioni di investimento a protezione e difesa dei loro patrimoni.

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