Investire con la giusta prospettiva

Harry Truman, presidente degli USA nel dopoguerra, ripeteva spesso una sua battuta secondo la quale gli economisti migliori per il paese fossero quelli “guerci”, ma che lui purtroppo non ne conosceva nemmeno uno.
Quando Truman, chiedeva pareri di politica economica agli economisti del governo infatti, si sentiva sempre rispondere: “dal mio punto di vista”, “secondo una certa prospettiva”, “in quest’ottica”, etc.
La battuta però possiede un risvolto veritiero: in termini economici (ed aggiungo io finanziari), un parere consulenziale valido quasi mai è univoco e soprattutto, non ha mai un risvolto nell’immediato
Se questa regola è sempre valida, lo è ancora di più in un periodo come questo.
Definire un portafoglio di investimenti significa rispondere a quattro domande: Quanto investo? Su cosa investo? Per quanto tempo?
È ovvio che le scelte saranno tanto più efficaci quanto più sarà messa a fuoco la “prospettiva” in cui questi investimenti vanno visti, poiché la quarta domanda è la più importante: “Perché investo?”
PS
L’immagine di questo post è del fotografo Moises Levy, maestro nella prospettiva
Consiglio di visitare il suo sito moiseslevy.com

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
Mi impegno per la diffusione di una cultura finanziaria utile alla serenità delle famiglie e affianco i miei clienti nelle decisioni di investimento a protezione e difesa dei loro patrimoni.
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