Mi faccio un regalo

Un fenomeno che riscontro tra conoscenti ed amici con qualche hanno più di me (diciamo tra i 40 e i 50) è la voglia di farsi un regalo importante: una bella moto per viaggiare, un nuovo SUV fiammante, i più fortunati, magari una piccola barca.
Per questi beni che richiedono esborsi di rilievo, viene spesso scelta una modalità di acquisto dilazionata nel tempo; magari dopo un’amichevole valutazione di parte con la complicità del venditore.
Questa scelta, presa con le endorfine che fanno già pregustare il vento in faccia (di una collina toscana o delle onde del Tirreno), offusca però una semplice verità: si è sottoscritto il contratto di un prodotto finanziario.
Un prodotto studiato per portare nelle casse del “sistema” un valore maggiore del semplice acquisto diretto.
Dalle spese di istruttoria, agli interessi del prestito, dalle polizze aggiunte, alla costosa manutenzione autorizzata, il bene diventa uno strumento in grado di generare (dalle nostre tasche) un valore garantito nel breve/medio periodo.
Ora non ho nulla in contrario nel farsi dei meritati regali, ma un consiglio spassionato vorrei lasciarlo: la stessa attenzione ed accortezza che si dovrebbe avere quando acquistiamo prodotti sui mercati finanziari, dovremmo porla sempre anche quando questi prodotti non seguono gli indici di borsa, ma ci portano veloci nel verde di una strada alberata.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
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