PVI – Prestito Vitalizio Ipotecario

Diversi studi confermano come, nonostante un livello reddituale medio in calo, le famiglie italiane si caratterizzino ancora per un buon tasso di risparmio e una ricchezza superiore alla media europea.
La maggior parte di questa ricchezza è detenuta in forme di investimento non liquide dove l’abitazione di proprietà risulta la prima e più importante voce.
Ma gli Italiani hanno un rapporto “particolare” con la propria casa, così questa ricchezza risulta perlopiù indisponibile, anzi spesso genera costi che impattano proprio sul reddito.
In momenti di crisi, dove potrebbe essere necessario avere liquidità, una soluzione che le persone più mature possono valutare è quella del “Prestito Vitalizio Ipotecario”: uno strumento finanziario che riesce a fare leva sul valore del proprio immobile senza doverlo necessariamente vendere fintanto che si è in vita.
Esso permette di rendere liquida una parte dellʼimmobile senza perderne la proprietà. Alla morte di chi ha sottoscritto lʼipoteca, gli eredi possono decidere se riscattare lʼimmobile oppure venderlo, destinando al rimborso parte o lʼintero ricavato della vendita dellʼabitazione.
Idealmente, questo strumento potrebbe essere affiancato ad un’assicurazione temporanea caso morte per non far gravare completamente la restituzione del prestito sugli eredi.
Per avere una spiegazione semplice e completa di questo strumento, rimando al video del Consiglio Nazionale del Notariato.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
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