Un hamburger oggi ti “salva” la vita domani

Per chi ha meno di 30, una delle scelte più intelligenti da fare per garantirsi un po’ di serenità futura è quella di sottoscrivere una polizza caso morte di lunghissima durata. Stipularne una in gioventù offre la possibilità di coprire un arco temporale maggiore, con garanzie migliori e costi decisamente più bassi. Facciamo un esempio:
Silvia è figlia unica ha 27 anni e una vita davanti. Si è laureata da un paio d’anni e ha la fortuna di avere un lavoro e uno stipendio accettabile. I suoi genitori sono in salute e sono indipendenti, con un lavoro che li vedrà impegnati ancora qualche anno prima della pensione.
Silvia vorrebbe mettere su famiglia con il suo fidanzato, avere una bella carriera e magari poi fare anche la mamma.
Saltiamo nel futuro fra 15 anni. Silvia avrà 42 anni, con due genitori pensionati settantenni, si sarà sposata e magari sarà anche mamma di un bimbo di 5-6 anni. I genitori iniziano a richiedere più attenzioni, così come il suo ruolo di moglie e madre. Se dovesse accaderle qualcosa “il peso” della sua mancanza avrebbe ripercussioni pratiche sulla sua famiglia decisamente più importanti rispetto a 15 anni prima.
Se Silvia decidesse di stipulare una polizza caso morte a 42 anni, le condizioni, la durata e il premio che dovrebbe sottoscrivere, non sarebbero paragonabili a quelli di 15 anni prima, ma più sfavorevoli.
Anche se tecnicamente non può definirsi un “investimento” (perché a fondo perduto), un’assicurazione caso morte stipulata da giovani, in realtà è una scelta responsabile e “smart” per la serenità futura nostra e dei nostri cari.
E quando si ha meno di 30 anni è più semplice ottenere coperture ventennali con premi pari ad un’uscita da McDonald’s al mese: un “sacrificio” per il futuro, salutare per il corpo e per la mente.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
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