Una domanda che mi sono posto oggi

In questi giorni, sta emergendo tutta la comprensibile vulnerabilità umana verso l’incertezza. I mercati, speculatori a parte, si nutrono di fiducia e quando questa viene a mancare si innesca un effetto domino che è sotto gli occhi di tutti.
Da Milano a Tokyo, dal crollo del petrolio alla corsa all’oro, i mercati sono in balia di una crisi di nervi.
Così, mentre questo accade, mi stanno venendo in mente alcune tesi sostenute dal famoso storico Yuval Noah Harari, che mi fanno porre questa domanda:
“Se oggi ad operare sul mercato fossero solo soggetti guidati dall’intelligenza artificiale (che non ha ancora sentimenti ed emozioni), ci troveremmo lo stesso su queste montagne russe, oppure ci troveremmo in una situazione diversa?”
Non ho la risposta, ma sicuramente il tempo, a breve, ce ne fornirà una.
PS
Non vi dico cosa pensa Harari; per chi non lo conosce ancora può essere utile farsi una propria idea leggendo i sui libri e guardando i video delle sue conferenze.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
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