Una questione di fiducia

Da una recente ricerca dell’Osservatorio del PoliMI quasi 13 milioni di italiani hanno utilizzato nel 2019 almeno un servizio digitale in ambito finanziario o assicurativo.
Oltre 5 milioni di italiani usano il proprio smartphone per pagare e fare prelievi di contante.
Esiste una chiara tendenza, soprattutto tra gli under 35 ad affidarsi ad intermediari digitali per la gestione delle proprie spese, perché questi strumenti consentono un maggiore indipendenza decisionale.
Sul fronte risparmio invece, c’è ancora una certa inerzia, soprattutto tra le generazioni più adulte ad affidarsi a servizi terzi.
Infatti nel 60% del campione la “scarsa” fiducia viene ancora riposta verso le Poste Italiane e le banche tradizionali, mentre il 40% rimanente dichiara addirittura di non volersi affidare a nessuno.
Ne esce un’Italia spaccata in due: i giovani con molte spese e pochi risparmi proiettati al futuro e i senior con molti risparmi ed un’inerzia decisionale che blocca i rendimenti potenziali dei propri capitali.
La conquista della fiducia è la sfida attuale dei player del mercato, ma anche in virtù delle recenti notizie su alcune banche italiane, in Italia manca ancora una forte componente etica, l’unico ingrediente utile in grado di ristabilire il giusto equilibrio tra le parti nel mercato.

Giovanni Cuniberti
Consulente finanziario fee only, Esperto di mercati e Docente a contratto dell'Università di Torino
Mi impegno per la diffusione di una cultura finanziaria utile alla serenità delle famiglie e affianco i miei clienti nelle decisioni di investimento a protezione e difesa dei loro patrimoni.
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